Il modello tradizionale della casa romana, con il suo atrio centrale, ha subito un'evoluzione significativa a Pompei nel 79 d.C. Mentre la mancanza di spazio spiega l'assenza dell'atrio in abitazioni modeste, un numero considerevole di case di un certo livello, decorate con pitture e arredi di pregio, hanno scelto di rinunciare all'atrio pur avendo lo spazio sufficiente per costruirlo.
Questo fenomeno suggerisce un cambiamento sociale in atto, dove l'atrio, simbolo del potere e del prestigio della famiglia, non era più percepito come indispensabile. Gli autori ipotizzano che questa trasformazione rifletta un passaggio da una società basata sulla domus e la sua gerarchia a un modello in cui l'individuo e la sua performance assumono maggiore importanza.
La Casa di Fedra (IX 12, B), oggetto di scavi recenti, esemplifica questa tendenza. Con una superficie di circa 120 mq, la casa avrebbe potuto ospitare un atrio, ma i proprietari hanno optato per una diversa organizzazione degli spazi. Invece di un atrio tradizionale, l'ingresso si apre su un grande ambiente produttivo o commerciale, seguito da una serie di stanze decorate con affreschi di IV Stile. Un piccolo cortile con larario, al quale si accede tramite un corridoio, conduce alla cucina, alla latrina e a un ambiente con pitture di particolare pregio.
La scelta di privilegiare altri spazi rispetto all'atrio, evidente anche in altre case pompeiane come la I 2, 16, la I 13, 11 e la Casa di Quinto Poppeo Sabino, potrebbe essere un segnale precoce di un cambiamento sociale più ampio, guidato da liberti e commercianti di origini umili. In questo contesto, l'abbigliamento, con i suoi dettagli specifici, diventa sempre più importante come mezzo per esprimere il rango e lo status sociale.
Ulteriori studi sui tessuti e gli abiti ritrovati a Pompei potrebbero fornire maggiori informazioni su questa evoluzione sociale e confermare il ruolo dell'abbigliamento come indicatore di status in una società in trasformazione.
FAQ sulla Casa di Fedra a Pompei
1. Cosa rende unica la Casa di Fedra rispetto alle altre abitazioni di Pompei?
La Casa di Fedra, situata nell'Insula dei Casti Amanti (IX 12, B), si distingue per l'assenza dell'atrio, un elemento architettonico tipico delle case romane dell'epoca. Nonostante le dimensioni non ridotte (circa 120 mq) e la presenza di decorazioni parietali di alta qualità, paragonabili a quelle della vicina Casa dei Pittori al Lavoro, questa abitazione ha privilegiato altre soluzioni spaziali, rinunciando al tradizionale atrio.
2. Quali sono le possibili spiegazioni per l'assenza dell'atrio nella Casa di Fedra?
La mancanza di spazio non sembra essere l'unica ragione, dato che case di dimensioni simili presentano un atrio, seppur piccolo. L'ipotesi principale è che la società stia attraversando un cambiamento culturale e sociale, che si riflette nell'architettura domestica. L'atrio, simbolo del rapporto gerarchico tra il proprietario e i suoi clientes, perde la sua centralità in favore di altri spazi e usi.
3. Quali sono gli elementi architettonici che caratterizzano la Casa di Fedra?
Al posto dell'atrio, la casa presenta un grande ambiente produttivo o commerciale (ambiente 11) con accesso diretto dalla strada. Da qui si accede a tre ambienti decorati con affreschi di IV Stile, un corridoio (ambiente 9) e una sala di ricevimento (ambiente 10), che potrebbe aver ereditato la funzione del tablinum. Sul retro si trova un piccolo cortile con aiuola e colonna solitaria, che ricorda i peristili delle case più grandi, e la cucina con latrina (ambienti 6 e 7).
4. Cosa rende particolarmente interessante l'ambiente 16 della Casa di Fedra?
L'ambiente 16, situato sul retro della casa, presenta una ricca decorazione pittorica di IV Stile, con scene mitologiche e erotiche di alta qualità. Il ritrovamento di un affresco raffigurante il mito di Ippolito e Fedra ha dato il nome provvisorio all'abitazione. La presenza di queste scene e le dimensioni ridotte dell'ambiente suggeriscono che potesse trattarsi di un cubiculum, una stanza da letto.
5. Quali sono le principali scoperte fatte nell'ambiente 15 della Casa di Fedra?
L'ambiente 15 è uno spazio aperto suddiviso in due settori (15a e 15b). L'area 15a ospita una grande vasca per la raccolta dell'acqua piovana, mentre nell'angolo nord-ovest si trova un larario, un piccolo altare domestico dedicato al culto dei Lari. Il larario, ben conservato, presenta una ricca decorazione pittorica e al suo interno sono state rinvenute diverse offerte votive.
6. Cosa ci rivelano le offerte ritrovate nel larario dell'ambiente 15?
Lo scavo del larario ha restituito un bruciaprofumi in ceramica, una lucerna, tre listelli in marmo, un coltello in ferro, resti di un fico carbonizzato e residui di combustione di elementi vegetali. La presenza di questi oggetti e delle tracce di bruciato conferma l'uso rituale del larario e fornisce informazioni sulle pratiche religiose domestiche a Pompei.
7. In che modo la Casa di Fedra contribuisce alla nostra comprensione della società pompeiana?
La Casa di Fedra, con la sua struttura atipica e l'assenza dell'atrio, testimonia un cambiamento sociale in atto a Pompei nel I secolo d.C. L'emergere di questa tipologia di abitazione, priva dell'elemento architettonico simbolo della gerarchia sociale tradizionale, potrebbe riflettere l'ascesa di nuovi ceti sociali, come liberti e commercianti, che non si identificavano più con i valori della classe dirigente romana.
8. Quali sono le prospettive future per lo studio della Casa di Fedra?
Gli scavi nella Casa di Fedra sono ancora in corso e promettono nuove scoperte. L'analisi dei reperti, tra cui i tessuti e gli abiti, potrebbe fornire ulteriori informazioni sulla vita quotidiana degli abitanti di questa casa e confermare o meno il quadro evolutivo delineato dalle ricerche attuali.
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