All’epoca della costruzione questa doveva contenere probabilmente anche due botteghe che in un secondo momento vennero separate dall’edificio. Al momento della separazione la casa subì anche un restauro e una ridecorazione con pitture di buona fattura in terzo stile. Quelle migliori si trovano nell’atrio e vennero talmente apprezzate che dopo il terremoto non vennero sostituite totalmente dai restauratori ma lasciate nella forma originale. L’atrio ci presenta uno zoccolo rosso decorato con finti tralci e ampissimi spazi celesti nello spazio sovrastante divisi da fasce di colore nero e candelabri dalle forme assolutamente particolari. Il centro di tutti i pannelli della casa è occupato, come si può immaginare dal nome stesso dell’edificio, da pannelli con scene teatrali indifferentemente comiche o tragiche.L’antico bacino dove si trova l’impluvio è in tufo e ricoperto da stucco rosso e il fondo è ricoperto da un mosaico in tessere bianche e piastrelle in marmo.In un armadio dell’edificio è stato rinvenuta una statua di Apollo con cerbiatto e varie suppellettili e oggetti di uso quotidiano in bronzo. Esso ricorda quello di Canachos creato in Asia Minore per il santuario della città di Didima. Tre zampe leonine molto ben costruite furono trovate nella casa vicina insieme ad altri oggetti, questo perché forse al momento dell’eruzione erano ancora in atto i lavori di restauro. Su una di queste zampe si legge il nome di P. Casca Lo(n)g(us), l’uomo che probabilmente per primo colpì Cesare nel Senato alle Idi di Marzo del 44 a.C.; i beni di quest’uomo furono confiscati e giunsero tramite aste pubbliche a Pompei.

Autore: Giovanni Lattanzi - pubblicato in data 16 dicembre 2009

Approfondimenti

Pompeiiinpictures Immagini dettagliate dell'edificio

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