La casa deve il nome al proprietario, L. Caecilius Iucundus, un banchiere che vi abitava nel 79 d.C. a cui è dedicato il busto in bronzo rinvenuto davanti al tablino attualmente esposto al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. 154 tavole cerate, rinvenute nella casa, rappresentavano l'archivio del banchiere, vi erano registrate le somme da lui versate per conto dei suoi clienti per acquisti o vendite ricavando per sé una percentuale dell'1-4%
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Casa di Cecilio Giocondo V 1, 26
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- Scritto da Tiberio Gracco