Questo edificio di importanti dimensioni risale alla seconda metà del II secolo a.C. e presenta due elementi catatteristici e rari: l’atrio corinzio con sedici colonne con capitelli ionici in tufo e un podio delimitato da due scalini. Intorno all’atrio sono disposti i vari ambienti in maniera perfettamente simmetrica (riscontrata rarissimamente negli altri edifici). Le due alae che di solito sono poste in fondo all’atrio qui si trovano al centro delle pareti sui lati.
L’architrave della loro apertura si trova quindi su due colonne ioniche. Su altre colonne troviamo delle rappresentazioni di alcune divinità: Bacco, Marte, Venere.
Tutte le decorazioni sono quelle originali in primo stile in marmo finto; solo alcuni restauri sono presenti in quarto stile.
I Diadumeni, da cui la casa prende il nome, hanno dedicato nell’ala destra dell’edificio un sacello ai Lari e al Genio di Marcus, loro padrone. Questa dedica è testimoniata da una lastra marmorea presente in loco. Il Marcus dell’iscrizione è probabilmente Marcus Epidius Sabinus o Marcus Epidius Rufus: entrambi candidati elettorali.
Autore: Giovanni Lattanzi - pubblicato in data 16 dicembre 2009 - Email