Villa suburbana attribuita a M. Arrius Diomedes, liberto la cui tomba è difronte all'ingresso monumentale della villa, situata in Via dei Sepolcri n.24.
Si entra subito nel peristilio retrostante l'ingrasso, sulla sinistra è inserito il reparto balneare, con cucina e serbatoio d'acqua. La soglia a mosaico bianconero del caldarium raffigura due sandali. La pittura megalografica di secondo stile, nell'ambiente infondo al braccio sinistro del peristilio, raffigurante un paesaggio marino con Nereide e tritoni, era stata imbiancata. Il singolare cubicolo semicircolare, con un'alcova che si poteva chiudere con una tenda, della quale sono stati trovati gli anelli, è preceduto dalla stanza del cubicularius (cameriere), decorata in IV stile con quadretti raffiguranti attributi divini (ora nel Museo del Louvre di Parigi).
Dalla finestra del tricliniosi godeva di una splendida vista sul mare.
Intorno al peristilio della villa, con triclinio estivo e piscina, è il quadriportico di diciassette pilastri per lato.
Accanto alla porta postica del portico, in capo alle scalette in discesa verso la costa, si rinvenne il groviglio di scheletri del dominus e di un suo servo, abbracciati. Il signore, con l'anello d'oro al dito e una chiave in mano, portava con sé un piccolo tesoro del valore di 1.356 sesterzi.
Altri diciotto corpi, di donne ingioiellate con i loro schiavi e due bambini, vennero trovati nei sotterranei del criptoportico.